giovedì 1 ottobre 2009

Versione 75 pag.122(COTIDIE DISCERE 1 )

Caio Giulio Cesare era del partito dei popolari; all'inizio, tuttavia, strinse alleanza con Pompeo, capo della nobiltà, e con Crasso, uomo oltremodo ricco e potente.
Perciò preparò con Pompeo e con Crasso la rovina dello stato: infatti privò i magistrati della legittima autorità, instituì il triumvirato e chiese l'amministrazione della provincia della Gallia.
Gestì molti affari con la fortuna favorevole e in breve tempo ridusse tuatta la gallia sotto il dominio dei Romani.
Condusse una guerra perfino con i Britanni con successo e vinse anche i Germani, che abitano oltre il Reno, con grandi battaglie.
Allora però ebbe inizio una guerra civile, abominevole e funesta.
Infatti quando Cesare chiese un secondo consolato, il senato, su esortazione di Pompeo, si appose alla richiesta.
Allora Cesare, deluso nella speranza, passò il fiume Rubicone con l'esercito e si diresse verso Roma.
Alla notizia dell'avvento di Cesare i consoli con Pompeo si rifugiarono a Brindisi, con il senato e tutta la nobiltà, e da lì in Grecia.

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